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ASSOLTO PADRE DI VITTIMA DI VIOLENZA DI GENERE ACCUSATO DAL GENERO DI AGGRESSIONE

CORIGLIANO-ROSSANO, 21 gennaio 2023 – Una paradossale vicenda di violenza domestica, reiterata negli anni, che vede coinvolti una giovane donna rossanese di 24 anni, madre di tre bambine, suo padre e l’ex compagno, si è risolta al termine di un articolato processo che ha visto accolte le richieste formulate dagli avvocati Nicoletta Bauleo, Ettore Zagarese e Umberto Tarantino, nel migliore dei modi: ristabilendo la verità.

 

IL FATTO – La giovane donna, dopo anni di soprusi, maltrattamenti, violenza fisica, verbale, emotiva ed economica, decide di denunciare il compagno, G.M., di 24 anni. Ne segue un regolare processo al Tribunale di Castrovillari, che, in seguito a una complessa istruttoria comprovava la storia di abusi subiti dalla donna, sia durante la convivenza che dopo la separazione dal G.M.: botte, minacce, persecuzioni, stalking, denunce, allontanamenti.  L’uomo, però, tornava sempre a vessare la donna, con discussioni continue, da padre-padrone poi, ritenendo i figli di sua proprietà e pretendendo da questi obbedienza cieca ed assoluta, inducendoli a subire un tipo di violenza definita “assistita”, che comprende, cioè, qualsiasi atto di abuso (fisico, psicologico, emotivo, sessuale o economico) a cui assistono direttamente come testimoni o indirettamente, altre figure adulte o minori che siano significative per la vittima. Questo tipo di violenza è un fenomeno purtroppo sottovalutato sebbene l’esposizione a episodi di abuso danneggi seriamente il benessere psico-fisico e le abilità d’interazione sociale di un minore. I figli erano costretti a subire, giorno dopo giorno, una infinita serie di discussioni, nate per futili motivi che terminavano in una escalation di violenza, urla, offese, minacce, botte. Ogni volta che la donna presentava al giudice richiesta di allontanamento e lasciava la casa, il compagno continuava ad importunarla e a minacciarla al telefono e tramite messaggi anche di morte tanto da divenire destinatario di un provvedimento di allontanamento emesso dal Gip di Castrovillari al quale faceva seguito una condanna da parte del Tribunale a due anni ed otto mesi di reclusione.

Qui la vicenda da drammatica si trasforma in beffa. Il padre della giovane vittima, C.G. di 65 anni, viene convocato dinanzi al Tribunale dove esterrefatto scopriva che l’ex compagno della figlia lo aveva denunciato per violenza, accusandolo di averlo aggredito e avergli impedito di vedere le figlie.

Un ribaltamento della situazione paradossale, da teatro dell’assurdo, dove la vittima sembra diventare carnefice.

Segue un nuovo processo, con un ulteriore lavoro di verifica dei fatti e di attività investigativa, da cui emerge la verità.  L’uomo viene prosciolto da ogni accusa e assolto dal Tribunale di Castrovillari per non aver commesso il fatto, in accoglimento delle richieste formulate dagli avvocati Ettore Zagarese, Nicoletta Bauleo ed Umberto Tarantino.

 

«Ribaltare una accusa tanto ingiusta quanto assurda, nata dal dolore e dalla immane sofferenza di una giovane donna e dei suoi figli mi riempie di orgoglio – ha affermato l’avvocato Ettore Zagarese al termine del processo – non solo per il mio lavoro e per quello dell’avvocato Tarantino, ma per la parte consistente della difesa sostenuta dall’avvocato Nicoletta Bauleo (coordinatrice nello studio del settore Civile e dei Reati di Genere) e di tutto uno staff di attente e preparate professioniste: Maria Teresa Fontana, Maria Rita Pacenza, Sabina Madeo, Antonia Levato e Stefania Sommario, che si occupano di violenza sulle donne, sostenendo con tenacia le ragioni delle vittime, aiutandole non solo processualmente ma anche accompagnandole in un processo di ritorno alla vita libera da costrizioni e vessazioni»

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ACCUSATI DI AVER INDOTTO UN TERZO A RENDERE FALSE DICHIARAZIONI, IN DUE VENGONO ASSOLTI

Accusati di aver indotto un terzo a rendere false dichiarazioni in due vengono assolti per insussistenza del fatto
Accolte le tesi del collegio difensivo composto dagli avvocati Ettore Zagarese, Umberto Tarantino e  Franco Siclari

Assolti per insussistenza del fatto, G.V. di 31 anni (difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Umberto Tarantino) e B.S. di 37 anni (difeso dall’avvocato Franco Siclari).
Accolte quindi in toto le richieste del collegio difensivo cui è seguita la sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Castrovillari.

IL FATTO – I due erano accusati di aver tentato di indurre, tramite promesse di denaro, poi pressioni verbali, D.C a rendere delle false dichiarazioni o comunque ritrattare quanto già affermato, in corso di giudizio, rispetto all’omicidio di A.C. del quale, D.C. era ritenuto l’esecutore materiale e B.S il mandante. I tre all’epoca dei fatti erano tutti detenuti nella casa circondariale di Castrovillari.

Secondo la tesi prospettata dall’accusa D.C., nel mentre si trovava in carcere, era stato avvicinato in diverse occasioni da G.V. il quale lo avrebbe sollecitato a ritrattare le accuse mosse nei confronti di B.S. Accuse mosse nel momento dell’arresto quando, dichiarandosi esecutore materiale dell’omicidio di A.C., avrebbe dichiarato di aver agito su mandato di B.S. Da questi fatti nasceva la denuncia e l’apertura del procedimento penale nei confronti di G.V. e B.S.

Entrambi gli imputati sin da subito dichiaravano la loro innocenza rispetto alle accuse e davano mandato allo studio legale Ettore Zagarese (incarico assunto dall’avvocato Zagarese e dall’avvocato Umberto Tarantino del medesimo studio) e all’avvocato Franco Siclari con il fine di dimostrare della loro innocenza, di fatto poi dichiarata, al termine di una complessa e articolata istruttoria, dal Tribunale di Castrovillari.

Ettor3e Zagarese e Umberto Tarantino
Avvocati difensori
Etore Zagarese
Umberto Tarantino
avvocati difensori
Ettore Zagarese
Umberto Tarantino

Prosciolto dall’accusa di aver incendiato un’auto

Accusato di aver incendiato un’auto per vendetta, viene prosciolto.

C.F di 36 anni, difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Umberto Tarantino, è stato prosciolto dall’accusa di aver dato fuoco, per vendetta, all’autovettura di alcuni cittadini di Cropalati con i quali aveva avuto una accesa discussione.

Il tribunale di Castrovillari ha accolto le tesi avanzate dalla difesa ed ha escluso la ricorrenza di ipotesi aggravate e di recidiva, pronunciando la sentenza di proscioglimento

IL FATTO – L’imputato, secondo la tesi dell’accusa, che aveva chiesto una condanna a un anno e 8 mesi di reclusione senza benefici, era stato ritenuto responsabile del delitto di incendio in concorso con C.R. di 48 anni (difeso dall’avvocato Antonello Parrilla). L’accusa era di aver dato fuoco, per vendetta, all’autovettura di proprietà di alcuni suoi concittadini di Cropalati con i quali aveva avuto una animata discussione la sera prima. L’autovettura data alle fiamme era parcheggiata in una via pubblica, sotto l’abitazione delle persone offese, creando una possibile situazione di pericolo per i veicoli e le abitazioni circostanti. I due imputati si erano sempre dichiarati estranei alla vicenda portando varie argomentazioni a sostegno della loro innocenza.

Ettor3e Zagarese e Umberto Tarantino
Avvocati difensori
Etore Zagarese
Umberto Tarantino