ROSANNA MAZZIA

ASSOLTA CON FORMULA PIENA LA SINDACA MAZZIA ACCUSATA DI INQUINAMENTO AMBIENTALE

Assolta con formula piena la sindaca Mazzia, accusata di inquinamento ambientale 
Accolte le tesi del collegio difensivo composto dagli avvocati Ettore Zagarese, Laghi e Falbo

Assolti perché il fatto non sussiste. Lo scorso giovedì 10 marzo 2022, dopo una lunga e meditata camera di consiglio, il Tribunale di Castrovillari ha concluso, con una formula di assoluzione,  la vicenda giudiziaria che vedeva imputati il sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, il dirigente dell’Area tecnica, Giovanni Marangi ed il gestore dell’impianto di depurazione Teodoro D’Ambrogio – difesi dagli avvocati Ettore Zagarese, Domenico Laghi e Giuseppe Falbo –  accusati del reato di inquinamento ambientale per avere nelle loro rispettive qualità consentito ed effettuato lo stoccaggio abusivo dei rifiuti originati dal trattamento delle acque reflue urbane dell’impianto di depurazione ubicato in località Piano d’Orlando nel Comune di Roseto Capo Spulico con accumulo di fanghi di depurazione oltre i limiti consentiti

Questo l’impianto accusatorio rispetto al quale il primo cittadino di Roseto Capo Spulico era stato chiamato a rispondere in concorso e rispetto al quale, nel protestare sin da subito la propria innocenza, aveva deciso di mettersi da subito a disposizione dell’autorità giudiziaria competente al fine di chiarire la propria posizione.

L’istruttoria che ne è seguita le ha dato piena ragione consentendo, da un lato che venisse fuori la correttezza dell’azione amministrativa e dall’altro la dimostrazione, anche nei fatti, della completa insussistenza delle ipotesi di reato contestato tanto da indurre il Giudicante a pronunciare sentenza assolutoria con formula ampia.

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ARCHIVIATA LA DENUNCIA DI CALUNNIA A CARICO DEL SINDACO GRAZIANO

 

Archiviata denuncia a carico del sindaco di Paludi, Stefano Graziano

Il GIP presso il Tribunale di Castrovillari ha definitivamente archiviato la denuncia sporta dal trentaseienne B.F. nei confronti di Stefano Graziano, sindaco in carica del Comune di Paludi, accogliendo il tal modo le richieste avanzate dal PM e dall’avvocato Ettore Zagarese, difensore del sindaco Graziano.

IL FATTO – La denuncia, poi archiviata, si riferiva ad un incontro avvenuto in una assemblea tenutasi in Germania, diffusa successivamente sui canali social, durante la quale venivano analizzati i progetti legati ai boschi comunali del territorio del comune di Paludi. Graziano sollevava una serie di dubbi e perplessità sulla legalità delle relative delibere comunali. Tali azioni venivano ritenute, da parte del denunciante B.F. che è presidente di una cooperativa agricola-forestale, lesive ed offensive della sua onorabilità. B.F. aveva già presentato per fatti analoghi, un esposto alla Procura di Castrovillari, successivamente archiviata.

Durante l’udienza del GIP, l’avv. Ettore Zagarese, nell’interesse del proprio assistito, aderendo alle richiesta del PM, ha ulteriormente evidenziato, tra le varie eccezioni difensive prospettate, che Graziano aveva liberamente esercitato il proprio diritto di critica politica entro i limiti consentitigli dalla legge ed in conformità del suo ruolo di controllo di consigliere, all’epoca di minoranza, ed aveva esposto i fatti all’autorità giudiziaria affinché la stessa valutasse se vi si riscontrassero ipotesi di reato. Infine, con riferimento all’esposto inoltrato, nel quale aveva ripercorso l’iter deliberativo comunale, veniva chiesto se fossero stati ravvisati dal PM eventuali violazioni di legge a carattere amministrativo.

Il GIP condivideva le esposizioni di PM e difesa, disattendendo, così, l’opposizione avanzata dal denunciante. Inoltre, la sentenza precisa come i fatti non fossero comunque di competenza dell’Autorità Giudiziaria italiana essendo avvenuti all’estero e come gli stessi, in ogni caso, fossero espressione di consentita critica politica. In questo modo veniva escluso, anche per mancanza dei presupposti strutturali di configurabilità, il reato di calunnia per il quale era stato denunciato l’attuale Sindaco di Paludi, non essendo negli atti emersa alcuna falsa comunicazione e attribuzione di colpa ai danni del denunciante B.F.