Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato la misura di custodia cautelare che gravava su A.R., pregiudicato di 46 anni, accogliendo così la richiesta dell’avvocato Ettore Zagarese. Il reato ipotizzato era cessione di stupefacente, identificata come cocaina
IL FATTO – Lo scorso 16 novembre il personale della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Rossano, notava nei pressi di un locale pubblico a due passi dalla stazione ferroviaria un via vai di alcuni soggetti noti come assuntori nonché pregiudicati per reati specifici. Insospettiti da tali strani movimenti e considerato il rispetto della normativa nazionale e regionale vigente inerente l’emergenza da COVID-19, gli operatori decidevano di procedere al controllo degli avventori del bar. In particolare due giovani sono stati notati mentre uscivano frettolosamente dal bagno con chiaro intento di allontanarsi. Insospettiti dall’atteggiamento nervoso, gli investigatori hanno bloccato i due soggetti e proceduto con un approfondito controllo. Gli agenti rinvenivano quindi una lastra di vetro specchiato con sopra del stupefacente riconducibile a strisce di cocaina poggiata sul lavabo. Grazie alla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza si è accertato che pochi minuti prima dell’ingresso del personale dipendente, un uomo A.R. di 46 anni, volto noto negli ambienti giudiziari, in compagnia di alcuni clienti, dopo aver incassato una somma di denaro da uno di questi raggiungeva l’uscita del bar per farvi rientro poco dopo. Le immagini immortalavano altresì la cessione che il soggetto in questione effettuava in modo rapido con un giovane assuntore presente all’interno del locale.
Dopo l’arresto il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari che disponeva la sottoposizione agli arresti domiciliari del soggetto fermato, misura successivamente annullata dal tribunale distrettuale della libertà di Catanzaro per accoglimento del ricorso presentato nel suo interesse dall’ avvocato Ettore Zagarese.